SETTORE ABITAZIONE

 

La pubblicazione del decreto interministeriale n.2295 del 26/3/2008 contenente la definizione di alloggio sociale, ha permesso alla Regione Calabria di mettere mano alla programmazione dei fondi ad essa assegnati in base all'accordo di programma sottoscritto tra la stessa Regione Calabria e il Ministero delle Infrastrutture.

La proposta di legge 328/08 approvata dal Consiglio Regionale nella seduta dell'8 ottobre avente ad oggetto “Norme di indirizzo per programma di edilizia sociale” risulta essere il più corposo ed articolato intervento nel settore dell'edilizia abitativa nella storia dell'Ente Regione.

La legge mira a perseguire diversi obiettivi: aumentare la disponibilità degli alloggi, riqualificare le aree degradate, elevare la qualità urbana degli insediamenti edilizi oggetto di nuovi interventi costruttivi, incentivare la riduzione dei consumi energetici e favorire fonti alternativi di produzione di energia, incentivare il mercato delle case in affitto  a canone sostenibile, affrontare le emergenze abitative di alcune fasce sociali: giovani coppie, immigrati, anziani, studenti universitari fuori sede, ragazze madri, abbattimento delle barriere architettoniche, aiutare i comuni nelle spese di acquisizione ed urbanizzazione di aree edificabili ad uso residenziale.

L'intervento finanziario della Regione è di notevole entità: si tratta di 60 milioni di euro per finanziare i progetti dei ”contratti di quartiere II “ ammessi nel DM n.176/2007 e non finanziati, per i comuni con popolazione superiore a 30 mila abitanti; 10 milioni di euro per il completamento dei programmi di    E.R.P. delle ATERP;

-         cinque milioni di euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici di E.R.P., le cui domande presentate dai comuni in base alla legge 13/79 giacciono inevase dal 2004 per i mancati finanziamenti del Governo Nazionale.

-         155 milioni di euro per la realizzazione di interventi di edilizia sociale sia in proprietà che in locazione.

Una massa finanziaria di notevole entità in grado di mobilitare complessivamente, grazie al partenariato pubblico privato, circa 600 milioni di euro. Dal momento in cui si prevede che per il 2009 diminuiranno fortemente gli stanziamenti governativi per la spesa in opere pubbliche ed in cui già nel 2008 le nuove costruzioni residenziali sono scese a livello nazionale del 10%, un così massiccio intervento regionale rappresenta una forte boccata di ossigeno per tutto il settore edilizio, capace di alleggerire la congiuntura economica sfavorevole, rilanciando il comparto occupazionale più rilevante per la Calabria sia in termini di occupazione diretta che indiretta.

La Regione Calabria ha saputo cogliere  a pieno il momento delicato che attraversa il settore ed ha operato, prima fra le Regioni, con un intervento  notevole per quantità e qualità.

L'Assessore ai LL.PP. Incarnato è riuscito a far approvare una proposta nata dal pieno coinvolgimento delle rappresentanze  degli operatori del settore  (cooperative  - costruttori) nonché dalle associazioni calabresi dei comuni. Dobbiamo dar atto del suo positivo lavoro così come dobbiamo riconoscere i meriti del consiglio regionale che ha approvato all'unanimità la sua proposta.

A quanto sopra va aggiunto anche il recente bando della stessa Regione per 21 milioni di euro destinato a finanziare la realizzazione di alloggi da offrire in locazione a canone sostenibile per interventi all'interno di programmi di riqualificazione urbana.

Adesso, se vogliamo spendere subito e bene, tali finanziamenti, ci aspettiamo che le fasi successive previste dalla legge vengano rispettate così come, vista l'entità del lavoro che aspetta l'Ente Regione, riteniamo necessario che il “settore casa”  dell'assessorato regionale ai LL.PP. venga adeguatamente rafforzato.

In questo quadro rivestono un ruolo importante i Comuni. I programmi di intervento al cui interno dovranno operare gli operatori pubblici  e privati andranno in effetti predisposti dai Comuni.

Le loro carenze e le loro inadempienze potrebbero in effetti vanificare gli obiettivi previsti dal piano di edilizia sociale con le conseguenti ricadute negative sul piano sociale ed economico per la nostra Regione.

 

 

Catanzaro 15/10/2008